Monday, May 28, 2007
Gatti e cani nella mela
E’ solo dopo parecchi giorni che si vive a Manhattan che ci si rende conto di un’assenza inquietante. Un’assenza che nei primi giorni sfugge, ma che diventa via via piu’ visibile man mano che ci si abitua a passeggiare per le avenues o le street.
Insomma, a quanto pare a New York non ci sono gatti.
Un gatto a Manhattan sarebbe un animale felice. Avrebbe cibo in quantita’ industriale, visto che di topi (e ratti) son piene le fosse. Si stima che in tutta Manhattan siano qualcosa come 96 milioni i topi che si aggirano nei bassifondi, tra i binari della metropolitana e le strade piu’ sudicie, circa dodici per ogni persona.
In questa “toponimia” cittadina qualsiasi gatto si sentirebbe l’animale piu’ fortunato della terra, ma di gatti randagi in giro non ce n’e’. Una conseguenza della politica di tolleranza zero verso gli home-less da parte dell’ex sindaco Giuliani? Una decisa presa di posizione dei gatti contro i cartoni animati americani, da “Tom e Jerry” a “Itchy and Scratchy”, dove vince sempre il topo? Oppure, come giurerebbero molte malelingue, c’e’ un filo diretto tra questo fenomeno e il ripieno dei “dumplings”, gli squisiti tortelli al vapore di Chinatown? Insomma, di gatti in giro non se ne vedono. Ancora meno da quando anche il musical di “Cats” ha chiuso i battenti a Broadway dopo una serie di 7845 repliche.
I gatti hanno poca fortuna anche come animali domestici: chi vuole adottare un cucciolo di norma si sceglie un cane.
I new yorchini sono letteralmente pazzi per i cani. Li adorano. Li ricoprono di attenzioni. Cani di ogni forma, colore e dimensione, purche’ con pedigree di almeno dodici generazioni, passeggiano per la Fifth Avenue altezzosi e sicuri di se’ come nemmeno Audrey Hepburn, al guinzaglio di schiavi-padroni che ogni due per tre si fermano diligentemente a raccoglierne gli escrementi.
Tutto quello che si produce per un essere umano viene prodotto anche per un essere canino. In inverno un cappottino, magari di marca, non si nega a nessun cane. Nei supermercati si trovano mentine per l’alito per cani (saranno molto diverse dalle mentine per l’alito normali?). Ci sono anche le T-Shirt personalizzabili con nome e cognome. Esistono vestiti di Carnevale per cani. Il vostro cane puo’ diventare Darth Vader, oppure Zorro o una bella pastorella coi boccoli, e rimane senza risposta la domanda se cio’ sia piu’ umiliante per il cane o per il padrone che lo porta al guinzaglio.
Di contro, sempre piu’ cuccioli devono sopportare la tortura del collare elettrico: se il cane abbaia ad un’intensita’ superiore a qualche decibel, il collare rilascia una scarica elettrica. Come a dire: il prezzo degli agi.


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Metropoli e animali. L’attrazione piu’ gettonata dello zoo di Central Park non e’ la vasca dei pinguini resa famosa dal film “Madagascar”. E’ invece il “Tisch Children Zoo”, dove i bambini vedono (molti di loro per la prima volta) animali considerati esotici come... mucche, pecore, galline, maiali e conigli.
 
posted by staff at 1:38 AM | Permalink |


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